CXL Up To Date
CXL accelerato basato sulla pachimetria, il “nomogramma M” per il trattamento standardizzato delle cornee sottili

di C. Mazzotta
Unità Dipartimentale di Oculistica, AUSL Toscana Sud Est, Ospedale Alta Val D’Elsa, Campostaggia, Siena
U.O. di Oculistica, Ospedale del Casentino, Bibbiena, Arezzo
Docente della Scuola di Specializzazione in Oftalmologia dell’Università di Siena
Fondatore e Responsabile Scientifico del “Siena Crosslinking Center”, Siena


Abstract - Scopo: Valutazione della efficacia e della sicurezza del nuovo nomogramma di crosslinking accelerato (ACXL) personalizzato "M nomogram" a guida pachimetrica nel cheratocono progressivo, nelle ectasie corneali iatrogene e nelle cornee sottili.

Metodi: analisi comparativa comprendente le profondità misurate delle linee di demarcazione mediante microscopia confocale in vivo (IVCM) e OCT corneale in 20 occhi trattati con CXL convenzionale 3mW/cm2, 20 occhi trattati con ACXL 30mW/cm2 con luce continua e luce pulsata con esposizione UV-A 1 sec on: 1 sec off, 20 occhi trattati con ACXL in luce pulsata 15mW/cm2 ACXL e 20 occhi trattati con il protocollo ACXL 9mW/cm2, mantenendo la fluenza standardizzata di 5.4J/ cm2 l’indagine IVCM è stata eseguita mediante Rostock Cornea Module HRT II® (Heidelberg, Germany) e mediante OCT corneale OptoVue® (Freemont, Irvine, USA). Il profilo matematico di reticolazione foto-dinamica è stato calcolato in base alla profondità della linea di demarcazione e al valore di concentrazione soglia di crosslinks, adottando il protocollo convenzionale di Dresda 3mW/cm2 come standard di riferimento.

Risultati: Le profondità medie di demarcazione sono risultate 350 ± 50μm per il protocollo convenzionale 3mW/cm2, 200 ± 50μm per l’ACXL a luce continua 30mW/cm2, 250 ± 50μm per l’ACXL a luce pulsata da 30mW/cm2 e 280 ± 30μm per l’ACXL 15mW/cm2 pulsato. E’ stata dimostrata una correlazione molto alta tra la profondità della linea di demarcazione misurata mediante OCT e IVCM ed i dati calcolati mediante simulazione matematica, con una pendenza di m = 1,03 e un valore R2 0,73.

Conclusioni: il “nomogramma M” consente un'impostazione sicura ed efficace dei parametri di CXL in base allo spessore corneale minimo preoperatorio, permettendo anche il trattamento standardizzato delle cornee ectasiche sottili ed ultrasottile di spessore minimo compreso tra 250 e 400 μm.

Keywords and abbreviations:nomogramma M, crosslinking, reticolazione corneale foto-dinamica, cheratocono, ectasie iatrogene, cornee sottili, cornee ultrasottili.

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