Impatto della luminosità sull'indice di vascolarizzazione coroideale
Abstract: La valutazione della vascolarizzazione coroideale per diagnosticare e monitorare patologie oculari e sistemiche è stata recentemente consolidata. Tuttavia, i parametri coroideali potrebbero variare a seconda di alcune impostazioni delle immagini di tomografia a coerenza ottica (OCT). Scopo di questo studio è valutare se la luminosità delle immagini OCT possa influenzare le misurazioni dei parametri coroideali ottenute attraverso il programma ImageJ. In questo studio osservazionale, prospettico e non randomizzato, sono stati valutati 148 occhi di 74 pazienti con un’età media di 30,7 ± 8,5 anni (da 23 a 61 anni). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a un esame oftalmologico completo, incluso esame biomicroscopico, fundus oculi, biometria oculare, tomografia corneale e valutazioni OCT nel dominio spettrale (SD) della regione foveale, in modalità enhanced depth imaging (EDI). Sono state ottenute immagini OCT a due diversi livelli di luminosità, con cui sono state valutate l’area coroideale totale (TCA), l'indice di vascolarizzazione coroideale (CVI), l'area stromale coroideale (SCA) e l'area luminale coroideale (LCA). Per evitare errori dipendenti dall'operatore, le TCA a bassa e alta luminosità sono state ottenute utilizzando due metodi: modalità di tracciamento manuale e area fissa. Analizzando i differenti parametri, le misurazioni di LCA, SCA e CVI hanno mostrato variazioni statisticamente significative (p < 0,05), mentre le differenze di TCA non sono risultate statisticamente significative (p > 0,05). Secondo i risultati di questo studio, la luminosità potrebbe influenzare i parametri LCA, SCA e CVI, pertanto si dovrebbe prestare attenzione a questi settaggi durante l'acquisizione delle immagini OCT.
Keywords: OCT, Coroide, CVI, Luminosità.

Introduzione
La coroide è composta principalmente da vasi sanguigni, tessuto connettivo, melanociti, fibre nervose e liquido extracellulare. Può essere suddivisa in tre strati: coriocapillare, lo strato di Sattler e lo strato di Haller, con diametri dei vasi crescenti dall'interno verso l'esterno.
Negli ultimi anni, diversi autori hanno suggerito una possibile relazione tra i cambiamenti coroideali e le malattie oculari degenerative o infiammatorie, come la vasculopatia coroideale polipoidale (PCV), la degenerazione maculare senile (AMD) essudativa e non essudativa, la miopia elevata e l'uveite intermedia, e il trattamento di queste patologie.
È stata inoltre studiata in dettaglio la possibile relazione tra la coroide ed i disturbi respiratori o cardiovascolari, come la sindrome delle apnee ostruttive del sonno e l'aterosclerosi nel caso in cui sia richiesto uno stenting carotideo.
Tuttavia, in ambito scientifico, e ancor più in medicina, è molto importante verificare l'affidabilità di ciò che viene misurato. Tra gli strumenti utilizzati per indagare sugli strati coroideali, il software ImageJ è uno dei più utilizzati. Questo software consente di misurare l'area coroideale totale (TCA), l'indice di vascolarizzazione coroideale (CVI), l'area stromale coroideale (SCA) e l'area luminale coroideale (LCA).
Recentemente, alcuni studi sono stati discussi per l’affidabilità delle misurazioni dovute alla differente luminosità delle immagini utilizzate. Pertanto, lo scopo di questo studio è valutare se valori diversi di luminosità nelle scansioni di tomografia a coerenza ottica (OCT) in modalità enhanced depth imaging (EDI) possano influenzare i parametri coroideali CVI, TCA, LCA e SCA.
MATERIALI E METODI
Selezione dei Pazienti
Sono stati reclutati soggetti sani afferenti all’ambulatorio della Clinica Oculistica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Salerno.
I pazienti con malattie sistemiche e oculari, o che avevano subito precedenti interventi di chirurgici, di età inferiore a 18 anni o superiore a 70 anni, con una lunghezza assiale (AL) < 21 mm e > 27,5 mm, e le donne in gravidanza sono stati esclusi. Tutti i partecipanti sono stati ampiamente informati sullo scopo dello studio e hanno fornito un consenso informato scritto.
Esame Clinico e Strumentale
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a un esame oftalmologico completo. La valutazione comprendeva la misurazione della lunghezza assiale con uno IOLMaster (Carl Zeiss Meditec AG, Jena, Germania, versione 5.4.4.0006) e una valutazione OCT in modalità EDI (Spectralis; Heidelberg Engineering; Heidelberg, Germania, versione 6.0).
