Impianto secondario con tecnica di Yamane
ABSTRACT
Obiettivo: Approfondire i vari step chirurgici e analizzare i materiali e gli strumenti a disposizione per migliorare i risultati chirurgici dell’impianto secondario con tecnica di Yamane.
Metodi: Studio della letteratura per una migliore conoscenza dei materiali e degli strumenti utilizzati nella chirurgia dell’impianto secondario con tecnica di Yamane.
Risultati: La standardizzazione della tecnica e la conoscenza dei materiali e degli strumenti è il metodo più efficace per garantire il miglior outcome visivo e refrattivo.
Conclusioni: La tecnica di Yamane è un intervento di impianto secondario valido e sicuro. Tuttavia, per garantire un buon risultato anatomico e funzionale necessita di standardizzazione e di una buona conoscenza dei materiali e degli strumenti utilizzati.
Keywords: Yamane; impianto secondario; IOL sublussata; sutureless; fissazione sclerale.
La dislocazione della IOL incorre in circa il 0.2-1.8% dei pazienti sottoposti ad intervento di cataratta.
La sostituzione del cristallino trasparente a scopo refrattivo, la chirurgia precoce della cataratta e la presenza di sindrome da pseudoesfoliazione, in combinazione con un'aspettativa di vita aumentata, hanno portato a un aumento delle lenti intraoculari (IOL) sublussate e opacizzate negli ultimi anni.
Inoltre, la rottura della capsula posteriore è una delle complicanze più comuni della chirurgia della cataratta.
Nei casi in cui è presente il supporto capsulare anteriore nonostante il danneggiamento della capsula posteriore si preferisce impiantare una IOL nello spazio solco-ciliare (spazio compreso tra la capsula anteriore e la superficie posteriore dell’iride supportato dalle fibre zonulari integre).
Nel caso ci sia l’assenza completa o parziale del sacco capsulare e quindi il danneggiamento anche dello spazio solco ciliare si ricorre ad altre tecniche: IOL a fissazione con sutura e IOL a fissazione senza sutura.
Queste ultime possono essere categorizzate in IOL da camera anteriore, IOL a fissazione iridea (anteriore e posteriore), IOL a fissazione sclerale.
Le lenti a fissazione iridea e le lenti a fissazione sclerale senza sutura sono le più utilizzate dei tempi moderni e ognuna presenta dei vantaggi e svantaggi, che non permettono a una particolare tecnica di affermarsi come “migliore” rispetto alle altre. L’impianto a fissazione sclerale senza sutura può essere effettuato con la IOL Carlevale, la cui configurazione è stata creata con il preciso scopo di essere fissata alla sclera; oppure, con una IOL 3 pezzi ancorata alla sclera, mediante tecnica di Yamane (che nasce come lente ad impianto nel sacco capsulare).
Tecnicna Yamane
La tecnica di Yamane è stata inventata nel 2014 dal Dr. Shin Yamane; la tecnica originale prevede l’introduzione di una IOL 3 pezzi in camera anteriore (CA), l’introduzione di due aghi 30G o 27G attraverso la sclera, a 2 mm dal limbus, da usare come via per esternalizzare le due aptiche della IOL 3 pezzi attraverso la sclera, in modo poi da fissarla attraverso la cauterizzazione dell’estremità delle aptiche.
La cauterizzazione delle aptiche provoca la formazione di un bottone sull’estremità permettendone la loro posizione intrasclerale, rendendo la IOL 3 pezzi stabile e ben ancorata alla sclera.
Numerose sono poi le varianti proposte di questa tecnica, con lo scopo di facilitarne l’esecuzione e ridurre i rischi e le difficoltà intraoperatorie durante i vari step chirurgici.