IOL cosmetica sublussata in camera vitrea in paziente con aniridia post-traumatica
Abstract: Obiettivo di questo case report è mostrare come la tecnica di fissazione intrasclerale Fusion-Flanged possa essere modificata per gestire il riposizionamento di una IOL cosmetica sublussata in camera vitrea in un paziente già vitrectomizzato e con pregressa aniridia post-traumatica.
Keywords: aniridia post-traumatica, device protesici iridei, Yamane technique, Canabrava double-flange technique
Introduzione
I traumi bulbari possono comportare numerose complicanze, tra le quali emovitreo, distacco di retina, sublussazione del cristallino, cataratta traumatica, recessione angolare e difetti iridei. La gestione dei difetti iridei è finalizzata alla correzione degli effetti ottici e degli inestetismi secondari e la scelta del trattamento dipende dall’entità clinica dell’aniridia, dalla presenza di comorbidità bulbari e sistemiche associate e dallo stato di benessere psico-sociologico del paziente.
Le opzioni attualmente a disposizione consistono nell’apposizione di lenti a contatto colorate, cheratopigmentazione intrastromale, impianto intraoculare di device protesici iridei con o senza ottica incorporata e pupilloplastica.
Nel corso degli anni i modelli protesici iridei hanno subito evoluzioni relative al materiale (rigido o flessibile), alla pigmentazione (monocromatica o pattern customizzati) e alla sede di impianto (appoggio angolare o impianto in camera posteriore nel sacco o nel solco con o senza fissazione sclerale).
Case report
Paziente di sesso maschile, etnia caucasica, 69 anni e in buono stato di salute generale, con storia clinica di pregresso scoppio del bulbo 10 anni prima complicato da cataratta post traumatica ed aniridia subtotale, giungeva tramite P.S. riferendo recente trauma bulbare contusivo in occhio destro associato a disinserzione e sublussazione dell’aptica temporale della IOL cosmetica.
Le complicanze del pregresso trauma con scoppio del bulbo erano state gestite mediante impianto di IOL cosmetica (modello Ophtec 311 HMK ANI 2) con la finalità di correggere in maniera combinata entrambi i difetti, refrattivo e strutturale irideo, rivelandosi un device sicuro ed efficace nel migliorare l’acuità visiva e i disturbi soggettivi secondari all’ aniridia (fotofobia, ridotta profondità di fuoco, ridotta sensibilità al contrasto, aberrazioni di altro ordine).