Raluca Bievel Radulescu1, Raimy Christodoulou Shoufani1, Mario Nubile2, Diego Ponzin1, Stefano Ferrari1
1Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS, Venezia
2Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara, Chieti

Una nuova sfida per le Banche degli Occhi: il banking di lenticoli stromali post-SMILE

Abstract: La tecnica SMILE (Small Incision Lenticule Extraction) rappresenta l'ultimo sviluppo nella chirurgia refrattiva, avendo ricevuto l'approvazione della Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento della miopia e dell'astigmatismo miopico (Moshirfar et al., 2024). Questa innovativa procedura laser offre un intervento "all-in-one" che, pur condividendo la stessa efficacia, sicurezza e prevedibilità del Laser-Assisted in situ keratomileusis (LASIK), offre benefici aggiuntivi. Tra questi, vi è la riduzione del danno al plesso nervoso sub-basilare e l'eliminazione delle complicazioni legate al flap. (Doane et al., 2018; Moshirfar et al., 2024)
Durante la procedura SMILE, un laser a femtosecondi crea una piccola incisione e modella con precisione un lenticolo all'interno dello stroma. Questo lenticolo stromale intra-corneale, progettato per correggere la visione, viene poi rimosso attraverso l'incisione, offrendo un'alternativa minimamente invasiva alle tradizionali chirurgie refrattive (Reinstein et al., 2014). Attualmente, sono stati eseguiti circa otto milioni di interventi SMILE in tutto il mondo (Zeiss Surpasses 8 Million Eyes Treated with SMILE Worldwide).
Dopo l’intervento di SMILE, il lenticolo estratto viene normalmente scartato. Tuttavia, tali lenticoli potrebbero rappresentare una risorsa preziosa per applicazioni terapeutiche, offrendo una potenziale soluzione alla carenza globale di tessuti corneali donati.

Keywords: SMILE, lenticolo stromale, banca degli occhi, trapianto, cheratoplastica additiva.

Innovazioni nella Cheratoplastica e nella Chirurgia Refrattiva

Inizialmente, le banche degli occhi fornivano principalmente cornee a tutto spessore prelevate da donatori cadaverici per la cheratoplastica perforante, una tecnica chirurgica utilizzata per sostituire l'intera cornea danneggiata. Tuttavia, grazie ai progressi nella ricerca e nell'innovazione medica guidati da chirurghi e scienziati, oggi le banche degli occhi offrono anche cornee non a tutto spessore. Questi tessuti corneali parziali sono utilizzati in tecniche chirurgiche avanzate come la Deep Anterior Lamellar Keratoplasty (DALK), Descemetic Stripping Automated Endothelial Keratoplasty (DSAEK), Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty (DMEK) e Anterior Lamellar Keratoplasty (ALK). Queste procedure consentono di trattare specifiche patologie corneali in modo più mirato, preservando le parti sane della cornea e migliorando i risultati clinici. L'innovazione degli strumenti chirurgici e l'espansione dei tipi di tessuti oculari disponibili hanno aperto nuove possibilità terapeutiche, offrendo ai pazienti opzioni di trattamento più sicure ed efficaci.

Un nuovo traguardo sarebbe l'utilizzo di tessuti corneali lamellari per l'inserimento intrastromale nella cheratoplastica additiva. Questa innovativa tecnica chirurgica mira a migliorare ulteriormente i trattamenti disponibili per le patologie corneali, offrendo un'alternativa efficace e meno invasiva rispetto alle procedure tradizionali. La cheratoplastica additiva, sfruttando i tessuti corneali lamellari, potrebbe potenzialmente rivoluzionare il campo della chirurgia oftalmica, fornendo soluzioni personalizzate che preservano e migliorano la struttura naturale dell'occhio.
Uno dei vantaggi dei lenticoli stromali è la loro limitata immunogenicità, dovuta alla mancanza di endotelio corneale, responsabile principale del rigetto immunitario post-impianto. In passato, il lenticolo ottenuto come sottoprodotto della procedura veniva scartato, poiché non vi erano pratiche chirurgiche che ne prevedessero l'utilizzo. Attualmente, c'è stato un significativo aumento delle applicazioni cliniche dei lenticoli stromali post-SMILE, con risultati promettenti nella correzione di una vasta gamma di errori refrattivi, tra cui ipermetropia (Ganesh et al., 2014a; L. Sun et al., 2015), presbiopia (Jacob et al., 2017), cheratocono(Ganesh & Brar, 2015; Mastropasqua & Nubile, 2017), perforazione corneale (Pant et al., 2020) e varie altre malattie corneali (Yang et al., 2020).

Oltre a queste applicazioni, i lenticoli stromali potrebbero essere utilizzati anche come sistema di somministrazione di farmaci oculari per una varietà di molecole attive (Mastropasqua et al., 2022). Una futura banca di lenticoli stromali potrebbe capitalizzare il materiale corneale in eccesso per ridurre la carenza di tessuti corneali, migliorando significativamente i risultati nei trapianti corneali.

La tecnica SMILE ha rappresentato un progresso rivoluzionario nella chirurgia refrattiva. Questa procedura, caratterizzata dalla sua precisione e ridotta invasività, è diventata sempre più popolare, offrendo ai pazienti un'alternativa promettente ai metodi tradizionali. Questo successo è principalmente dovuto alla procedura a un solo passo facilitata da un laser a femtosecondi, che crea contemporaneamente il lenticolo refrattivo e il flap. Questa tecnica laser assistita intrastromale senza flap prevede la creazione di un lenticolo tridimensionale all'interno della cornea, successivamente estratto attraverso una piccola incisione (Moshirfar et al., 2024).

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