Amedeo Lucente
Oculista Libero Professionista

Cellule gangliari retiniche e incongruenza dei dati tomografici

Abstract: Questo articolo si collega agli altri sulle cellule gangliari retiniche pubblicati su questa stessa Rivista. Lo scopo è quello di mettere in evidenza le apparenti incongruenze, rilevabili tomograficamente, tra gli spessori degli assoni delle cellule gangliari retiniche in area peripapillare RNFL e quelli della Rim Area sul disco ottico, relativamente conservati, rispetto agli spessori in macula delle cellule gangliari, evidenziati dai valori di GCL, che invece si trovano spesso alterati. Tali incongruenze sono variamente rilevabili in corso di maculopatie secche, umide dopo anti VEGF, e in presenza di fori maculari, lamellari o a tutto spessore. La relazione tra questi dati strutturali, poco descritta in letteratura, pone quesiti interpretativi fisiopatologici di sicuro interesse. Allo stato attuale delle nostre conoscenze sono ancora poco chiariti e necessitano di ulteriori approfondimenti. Tali correlazioni assumono ulteriore interesse nei pazienti anziani glaucomatosi. Frequentemente possono coesistere in età avanzata glaucoma e alcune malattie neurologiche riunite da qualche tempo nell’acronimo NES Neurodegenerative Elderly Syndrome, sindrome neurodegenerativa dell’anziano, nelle quali si possono riscontrare danni anche alle cellule gangliari retiniche.

Keywords: AMD Age-related Macular Degeneration, cpRNFL circumpapillary Retinal Nerve Fiber Layer, dAMD dry Age-related Macular Degeneration, EPR Retinal Pigment Epithelium, GCC Ganglion Cell Complex, GCIPL Ganglion Cell and Inner Plexiform Layer, ILM Intern Limiting Membrana, LHON Leber Hereditary Optic Neuropathy, mGCIPL macular Ganglion Cell Inner Plexiform Layer, MHS Macular Hole, MSA Multiple System Atrophy, NES Neurodegenerative Elderly Syndrome, OCT Optical Coherence Tomography, OCTA Optical Coherence Tomography Angiography, PERG Pattern Electroetinoram, PVEP Pattern Visual Evoked Potentials, RGCs Retinal Ganglion Cells, RNFL Retinal Nerve Fiber Layer, RP Retinitis Pigmentosa, SAP Standard Automated Perimetry, SCA Spinocerebellar Ataxia, wAMD wet Age-related Macular Degeneration.

RGC: note di neuroftalmologia

Dei dieci strati retinici, nove sono costituiti da cinque tipi principali di cellule con caratteristiche del tutto simili alle cellule nervose: le bipolari, le gangliari, le orizzontali, le amacrine e i fotorecettori.

Formano un sistema altamente ordinato con alla base il mosaico delle cellule dell’epitelio pigmentato retinico EPR Retinal Pigment Epithelium.

Queste cellule contribuiscono a determinare, dall’EPR alla membrana limitante interna ILM Intern Limiting Membrana, 3 strati nucleari e 2 strati di connessioni sinaptiche. Tutte queste cellule sono considerate biologicamente perenni, senza capacità apparente di replicarsi.
Le cellule gangliari retiniche RGCs Retinal Ganglion Cells, note anche come ganglionari o multipolari, costituiscono oggetto continuo di studio; il crescente interesse verso il loro ruolo non si limita al solo campo oftalmologico.
Un gran numero di disordini neurologici, tra tutti Parkinson e Alzheimer, sono stati da poco associati nell’acronimo NES, Neurodegenerative Elderly Syndrome, sindrome neurodegenerativa dell’anziano.

Come pubblicato recentemente da Daniele Caligiore, Flora Giocondo e Massimo Silvetti, ricercatori al ISTC-CNR Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione-Consiglio Nazionale delle Ricerche sulla rivista IBRO Neuroscience Report, è stato individuato uno stesso meccanismo neurodegenerativo, con tre stadi evolutivi.

Tali patologie presentano danni retinici strutturali individuabili con la tomografia ottica a radiazione coerente OCT, Optical Coherence Tomography.

Il rilievo retinico di tali patologie neurologiche risiede essenzialmente in variazioni dello spessore degli strati retinici interni determinato, in prima istanza, dalla somma cumulativa dei volumi dei pirenofori, dendriti e degli assoni delle RGCs.

Esiste più di una concordanza tra dati strutturali tomografici e i rilievi istologici post-mortem per il danno riscontrabile delle RGCs e dei loro assoni non solo nell’Alzheimer e nel Parkinson, ma anche nella malattia o Corea di Huntington, nella MSA Multiple System Atrophy atrofia multipla sistemica, nella SCA Spinocerebellar ataxia atassia spino-cerebellare, nella paralisi cerebrale spastica e in alcune altre patologie neurologiche sistemiche.

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