Alessandra Di Maria1,2, Vanessa Ferraro1,2, Gianmaria Barone1,2, Paolo Vinciguerra1,2, Filippo Confalonieri1,2
1 Department of Ophthalmology, IRCCS Humanitas Research Hospital, Rozzano (MI)
2 Department of Biomedical Sciences, Humanitas University, Milano

Epifora e patologie inaspettate dei seni paranasali

ABSTRACT

Obiettivo: l’articolo si propone di porre l’attenzione ai casi di epifora persistente unilaterale quale unico segno di ostruzione acquisita secondaria del dotto nasolacrimale (SALDO).
Questa può essere causata da patologie inaspettate e rare, motivo per il quale si sottolineano nel presente articolo i rischi associati ad un iter diagnostico incompleto.

Metodi: i casi presentati sono tutti di epifora unilaterale persistente e nella fattispecie:

  1. Fungus ball: uomo di 43 anni con diagnosi d’infezione fungina dei seni paranasali che è stata trattata chirurgicamente.
  2. Granuloma piogenico: uomo di 61 anni con epifora unilaterale affetto da un granuloma piogenico della cavità nasale, che è stato trattato chirurgicamente.
  3. Papilloma invertito sinusale: uomo di 37 anni affetto da un papilloma invertito sinusale e ha subito un trattamento chirurgico.
  4. Papilloma invertito sinusale con carcinoma squamoso sincrono: donna di 66 anni con una massa mediale che è stata inizialmente diagnosticata come mucocele, in realtà affetta da un papilloma invertito sinusale con carcinoma squamoso sincrono.
  5. Carcinoma squamoso del sacco lacrimale: uomo di 55 anni con massa mediale che simulava un mucocele che è poi stato diagnosticato con un carcinoma squamoso del sacco lacrimale

Conclusioni: è importante in caso di epifora sottoporre i pazienti ad una valutazione diagnostica mirata a identificare patologie del massiccio cranio-facciale che possano essere responsabili dell'ostruzione del dotto nasolacrimale e che necessitano di procedure chirurgiche ben diverse dalla dacriocistorinostomia.
I chirurghi che affrontano la patologia delle vie lacrimali devono essere consapevoli che l’epifora può essere l’unico segno di una patologia che origina dal complesso osteo-meatale e devono seguire un approccio sistematico e multidisciplinare.

KEYWORDS: PANDO - Primary Acquired Nasolacrimal Duct Obstruction, SALDO - Secondary Acquired Nasolacrimal Duct Obstruction, epiphora, pathologies of the paranasal sinuses, Fungus ball, Pyogenic granuloma, Sinonasal inverted papilloma, Squamous cell carcinoma, Lacrimal sac tumors.

Introduzione

L’epifora è il segno più frequente di una patologia del sistema lacrimale.

L'ostruzione del dotto nasolacrimale ha diverse eziologie e può essere primaria o secondaria, l'ostruzione primaria e acquisita del dotto nasolacrimale (PANDO) è la più frequente. Le cause secondarie, che possono influenzare tutte le parti delle vie lacrimali, comprendono malattie infettive, infiammatorie, neoplastiche ed esiti di traumi e sono riassunte sotto il termine di “ostruzione secondaria acquisita del dotto nasolacrimale” (SALDO).

Presso l’Unità Operativa di Oftalmologia dell’Istituto Clinico Humanitas (ICH) - Humanitas Research Hospital, Rozzano (MI) le patologie delle vie lacrimali vengono affrontate con approccio multidisciplinare secondo un preciso protocollo. Il paziente viene sottoposto a valutazione oculistica e allo studio del sistema lacrimale.

I pazienti che presentano pervietà della via lacrimale alta e quindi una stenosi delle vie basse vengono sottoposti ad una dacrioTC, un esame TC del massiccio facciale con contrasto delle vie lacrimali dato dal lavaggio delle stesse con lo iomeron 350 mg/ml e ricostruzione 3D.

Questo esame permette non solo di vedere dove la via si ferma, indicazione che possiamo avere già indirettamente dal lavaggio ambulatoriale della via lacrimale, ma dice delle anomalie del massiccio facciale, associate o determinanti la stenosi.

Nella nostra casistica di 847 casi, il 72% dei pazienti presenta patologie del complesso osteo-meatale associate alla stenosi delle vie lacrimali. L’esame obiettivo finale è la visita otorinolaringoiatrica con la rinoscopia anteriore.

In questo articolo presentiamo 5 casi in cui l’iter diagnostico suddetto ha consentito di identificare una causa inaspettata di stenosi delle vie lacrimali per la quale la strategia terapeutica non era la dacriocistorinostomia (DCR).

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