Andrea Lembo, Paolo Nucci
Department of Clinical Sciences and Community Health, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Multimedica, Università di Milano, Eye Clinic San Giuseppe Hospital, Milano

Impianto di IOL nei bambini affetti cataratta congenita

Abstract: Impianto di IOL in un bambino operato di cataratta congenita: esiste un timing corretto? E quali conseguenze possiamo aspettarci? La crescita di un occhio affetto da cataratta in età pediatrica avviene con modalità differenti rispetto ad un occhio sano, come osservato dall’Infant Aphakia Treatment Study.
Partendo dalle fisiologiche variazioni di un occhio sano, in questo articolo cercheremo di spiegare come mai è opportuno non impiantare il cristallino artificiale prima dei 18 mesi di età. Spiegheremo inoltre come la comparsa di glaucoma e ambliopia da deprivazione possano influenzare ulteriormente l’allungamento del bulbo oculare e quali siano le formule di calcolo e i tipi di lenti più corrette da utilizzare in età pediatrica. Infine faremo un breve accenno alle tecniche di capsulectomia posteriore e di vitrectomia anteriore per rendere più prevedibile il decorso dei pazienti affetti da cataratta infantile e per limitare il rischio di complicanze post-operatorie.

Keywords: cataratta congenita, lente intraoculare (IOL), glaucoma afachico, shift miopico, target refrattivo.

L’occhio di un bambino presenta delle peculiarità strutturali che lo differenziano da quello dell’adulto. Fin dagli anni Ottanta sono note le curve di Gordon e Donzis che descrivono lo sviluppo refrattivo in una popolazione che va dalla prematurità fino all’età adulta, riportando le caratteristiche di crescita di un occhio normale privo di cataratta.

Nel bambino vediamo come le curve cheratometriche siano molto ripide e come la crescita assiale avvenga con un andamento trifasico (un’iperbole rapida nei primi mesi fino a 2 anni di età, per poi decrescere lentamente fino all’età adulta).
Ai 2 anni di età, l’occhio sano ha raggiunto approssimativamente il 90% della sua lunghezza assiale definitiva. Questa è il primo pilastro per affrontare l’argomento che tratteremo in questo articolo.

In un occhio affetto da cataratta in età pediatrica si possono verificare variazioni importanti con misure cheratometriche più ripide, diametro corneale più piccolo e lunghezza assiale più corta, come osservato dal trial IATS (Infant Aphakia Treatment Study), che ha messo a confronto i risultati di bambini con cataratta congenita, operati tra il 28° giorno e il 7° mese di vita, trattati in maniera randomizzata con lenti a contatto di correzione o con impianto di intraocular lens (IOL), escludendo bambini con microcornea e altre malformazioni oculari fetali. Ad un anno di età, la velocità di crescita oculare negli occhi operati non è risultata dipendente dall’età e si è rilevata maggiore negli occhi impiantati con IOL rispetto agli occhi corretti con LAC. Questo differisce dagli occhi normali, in cui il ritmo di crescita sembra più correlato all’età. Inoltre, la lunghezza assiale media all’età di 1 anno è risultata minore negli occhi afachici e pseudofachici (19 e 19.5mm) operati ad un mese di età rispetto a quelli operati a 6 mesi di età (20.6 e 21.1mm). Gli occhi normali, di confronto, hanno invece una lunghezza media assiale di 20.7 ±0.6 mm ad 1 anno di età. A 5 anni gli occhi sottoposti a impianto di IOL hanno mostrato un errore refrattivo mediano di circa -2.25 diottrie (D).

Nei bambini operati di cataratta, quindi, la velocità di crescita assiale e il conseguente shift miopico sembrano maggiori sotto i 2 anni di età (soprattutto nei primi 6 mesi dopo la chirurgia). Nello studio di Vasavada et al. è stato trovato un ritmo di crescita assiale maggiore nei bambini operati sotto 1 anno di età (4.04 mm), rispetto ai bambini operati tra 1 e 3 anni di età (1.07 mm) o quelli operati tra i 4 e i 10 anni di età (0.97mm). I casi di cataratta unilaterale hanno mostrato una crescita assiale molto molto più elevata rispetto agli occhi normali. Queste considerazioni sono molto interessanti per ragionare su quando sia il momento più opportuno per impiantare una IOL in un bambino afachico.

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