LE INTERVISTE DI OFTALMOLOGIA DOMANI

a cura di



Amedeo Lucente
Oculista Libero Professionista

Dott. Athanasios Nikolakopoulos
Chairman Ophthalmology Dept. Papanikolaou Hospital, Thessaloniki, Greece

Nikolakopoulos Athanasios è tra gli oftalmologi più conosciuti ed apprezzati in Grecia. Risiede a Salonicco, l’antica Tessalonica, posizionata sul Golfo Termaico del Mar Egeo, seconda città per numero di abitanti e prima e più importante della Macedonia. Si è laureato all’Università Aristotele di questa città, la più grande della Grecia, con circa 70.000 studenti, e ha svolto i suoi studi post-laurea sulle patologie retiniche presso l’Addenbrooke Hospital, centro di ricerca di fama internazionale a Cambridge in collaborazione con J. D. Scott, sul glaucoma con J. D. Cairns e sulle patologie infiammatorie con P. Watson. Ha frequentato inoltre il Moorefield Eye Hospital e il Rotterdam Clinic Center. È stato Presidente della Federazione Oftalmologica e della Società Vitreoretinica della Grecia.

D:Come prima domanda vorrei chiederle come si svolge la sua attività di oftalmologo tra l’impegno nella ricerca, nella clinica e la sua attività chirurgica?

R: La risposta è facile se il tuo passatempo preferito diventa il tuo lavoro. Dopodiché la crescita professionale diventa graduale e avviene negli anni. All'inizio si attua l’evoluzione professionale verso la ricerca clinica e chirurgica. L’aspetto familiare può facilmente essere trascurato; lo notiamo quando vediamo all'improvviso i nostri figli cresciuti. Ma, come è noto, la soddisfazione per risultati raggiunti ti mantiene attivo negli anni e, nonostante le fatiche, grazie alle nuove conoscenze scientifiche e umane, si continua a progredire.

D: Quali sono le prospettive della sua ricerca per il futuro? Perché ha scelto come campo particolare la chirurgia vitreoretinica?

R: La scelta della chirurgia vitreoretinica ha a che fare con il proprio DNA, con il proprio Hard Disk.
Ci vuole molto tempo da dedicare per allenarsi, per arrivare ad una pratica chirurgica efficiente e corretta; per tutto questo è necessario tempo e richiede molta energia. I suggerimenti e gli input arrivano dalle seguenti constatazioni:

  • Non è mai noioso;
  • Il miglioramento negli anni, l’entusiasmo per le nuove tecnologie, la constatazione di non sapere abbastanza, il dato che ogni intervento chirurgico rappresentano qualcosa di nuovo per te;
  • Anche se esegui cento movimenti perfetti in un intervento chirurgico ci sono così tanti piccoli dettagli a cui prestare sempre attenzione; se non li attui possono rendere la tua vita infelice;
  • I casi difficili sono da affrontare con cautela; i facili non sono mai una banalità;
  • È sempre eccitante trovare soluzioni nuove, risolvere problemi e confrontarsi con gli altri colleghi.

D: Qual è il percorso di formazione ed istruzione universitaria in Grecia e come si diventa oftalmologi?

R: In Grecia la specializzazione oftalmologica è fornita in tutti gli ospedali che hanno una clinica universitaria. La candidatura degli ospedali a diventare idonei all’insegnamento sta creando lunghe liste d'attesa che può durare per 3-5 anni!!! Come sappiamo, la maggior parte dei medici si reca all'estero per iniziare la propria specializzazione principalmente nell'UE ed in Inghilterra prima della Brexit. Tuttavia ormai la qualità della formazione in Grecia è paragonabile agli standard europei.
Esiste il vantaggio che si è obbligati ad addestrare chirurgicamente tutti gli specializzandi (principalmente per la cataratta); uno svantaggio è non avere borse di studio ufficiali per perfezionarsi e diventare esperti in Retina, Glaucoma, ecc...
Questa limitazione costituisce una spinta ulteriore per gli oftalmologi a recarsi all'estero, cercare e ottenere una borsa di studio. Pertanto una gran parte degli oftalmologi greci hanno lavorato all'estero e sono a conoscenza delle ultime evoluzioni tecnologiche.
Un altro problema in Grecia è il rapporto tra oftalmologi e popolazione: è il più alto d’Europa, più di 2500 di oftalmologi per 10 milioni di persone, principalmente distribuiti nelle grandi città.

D: Consiglierebbe ad un giovane studente in Medicina di avvicinarsi oggi all’oftalmologia? A suo parere sono richieste particolari caratteristiche per diventare un oftalmologo di successo?

R: Mentre la formazione diventa un'evoluzione senza confini, i seminari dopo la specializzazione, i Wet lab di oggi e i simulatori incredibilmente si avvicinano alla realtà: queste opportunità stanno assumendo un ruolo importante nelle società odierne e sono capaci di offrire aggiornamenti che possono eguagliare la formazione tradizionale.
ESASO è un ottimo esempio di come fornire formazione e trasferire know-how attraverso una grande faculty internazionale; i partecipanti provenienti da tutto il mondo ne sono una testimonianza. Per noi ESASO ha fornito la possibilità per la scuola estiva di vitreoretinina a Salonicco (TVRS) negli ultimi 12 anni e fornire formazione tramite i Wet Labs di ultima tecnologia a più di 550 partecipanti internazionali, offrendoci delle linee guida.
Non credo che siano necessarie caratteristiche particolari per diventare un oftalmologo. Fondamentalmente devi amare la tecnologia, godere di una certa destrezza per le procedure chirurgiche, un inglese fluente, essere pronto a frequentare molti corsi di formazione post-specializzazione, comunicare e viaggiare, disponibili ad investire per costruirsi una capacità chirurgica efficiente; tutto questo non è tuttavia economico.

D: Quali sviluppi prevede per il futuro per la medicina e, in particolare, per l’oftalmologia? Quali potrebbero essere i possibili scenari, e come affrontarli con sufficiente preparazione?

R: Nel futuro credo si svilupperanno e miglioreranno le indicazioni per la microchirurgia, diminuendone le complicanze; il target sarebbe limitare le indicazioni chirurgiche con la prevenzione, diminuire le complicanze e migliorare tutte quelle condizioni sistemiche che favoriscono la chirurgia. In futuro saranno migliorati le problematiche sulle IOL lussate e non stabili, e nel glaucoma il controllo del deflusso dei devices. Ma la più grande evoluzione spero sarà il trattamento medico delle malattie ereditarie per ridurre l’ipovisione senza intervento chirurgico. La terapia genica e i farmaci farmaceutici richiedono sempre più la conoscenza dell'intelligenza artificiale; è nostro dovere fornire statistiche per aumentare la possibilità di diagnosi corrette nei casi complicati.

Q: As a first question, I would like to ask you how your activity as an ophthalmologist is carried out between your commitment to research, clinics and your surgical activity?

A: The Question has an easy answer if you make your favourite past time your work. Also there is a gradually deeper evolvement by Age.
Starting, its all clinical and as much surgery evolution and research.
Unfortunately there is always a family cost that we notice when we see suddenly our grown up children.
Next, and most of you would understand, comes the Joy of Knowledge transfer that keeps you active till the end by the energy of the new fellows.

Q: What are the prospects of your research for the future? Why did you choose vitreoretinal surgery as your particular field of activity?

A: Choosing Vitreoretinal Surgery has to do with the DNA and each ones hard disc.
It Takes a lot of time to train, it is not a quick way to build a profitable practice and takes all of your energy and time.
The rewards are:

  • It is never Boring, full of tricks and tips for the rest of your life;
  • You are getting better by the years, it is always connected with the latest technology, you never thing that you know enough, every surgery has something new for you;
  • And even if you you preform a hundred perfect moves in a perfect surgery;
  • There are so many little details that can make your life miserable at the end;
  • Also difficult cases is not an option;
  • Finally it is so exiting to find solutions and solve problems that your Colleagues are crazy about.

Q: What is the university education and training path in Greece and how do you become an ophthalmologist?

A: In Greece ophthalmological specialisation is provided by All the Gen hospitals that have a clinic to participate.
An application in witch hospital you want to train is all you need That is creating a long waiting list that can last for 3-5 years!!!! until you start.
As a reaction most doctors go abroad to start their specialisation mainly in EU and mostly in England before the Brexit.
The quality of training in Greece os comparable with the European standards.
Having a plus that we are obliged to train surgically all (mainly Cataracts) through their specialisation.
A drawback is that in Greece we do not have official fellowships for subspecialisation to Retina, Glaucoma etc...
And that is another factor of sending most opthalmologiest who want to go abroad to get a fellowship.
A plus is that almost all Greek Fellowes had worked abroad bringing the latest of evolutions back. Another issue is that the ratio of Ophthalmologists to Greek population is the Highest in Europe, more than 2500 per 10 million people, but mainly in big cities.

Q: Would you recommend a young medical student to approach ophthalmology today? In your opinion, are special characteristics required to become a successful ophthalmologist?

A: As training becomes a Borderless evolution, Postgratuations seminars and the refined todays wet labs and Incredibly true to Reality Simulators, have a big role in todays societies that cannot provide medical and surgical updates to perfection.
ESASO is a great example in providing such an access to Knowledge transfer from a huge International faculty, to participants from all over the world.
For us it was a beacon that gave us the guidelines in Thessaloniki Vitreoretinal Summer school in Greece (TVRS) for the last 12 years to provide latest technology wet labs training to more than 550 International participants.
I do not think that I can find any special characteristics to become an Ophthalmologist.
Basically you need to love technology, to enjoy some dexterity for surgical procedures, fluent English, to be ready to spent a lot of post specialisation training, to communicate and to travel, and to be ready to spent, in order to build up a decent practice, that does not come cheap.

Q: What developments do you foresee for the future for medicine and in particular for ophthalmology? What could be the possible scenarios, and how to face them with sufficient preparation?

A: About the Future surgically we will develop more indications for microsurgery of complications due to a decease or surgery so the evolution would be to have LESS indications by not having complications and General conditions that require surgery.
It seems that we will be able to control the IOL Diathlasis to a more natural way.
In glaucoma controlling the outflow of the tubing devises accordingly.
BUT the biggest evolution that I hope would be in treating medically most inherited diseases and cure blindness without surgery.
Gene therapy and Pharmaceutical medications require more and more the knowledge of Artificial intelligence and it is our duty to provide statistics to enhance the possibility of correct diagnosis in complicated cases.

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