Arianna De Rossi, Anna Miglietta, Giovanni De Rossi
Centro oculistico e otorinolaringoiatrico, Studi Santa Chiara - Verona

La citologia congiuntivale per la diagnosi e il follow-up delle congiuntiviti allergiche

Abstract: La diagnosi differenziale delle congiuntiviti spesso non è semplice, per quanto “l’occhio rosso”, la lacrimazione e la sensazione di corpo estraneo siano tra i più frequenti disturbi lamentati dai pazienti. In particolare è importante che la congiuntivite allergica venga correttamente riconosciuta e trattata, anche dall’oculista, come manifestazione di una patologia sistemica come l’allergia, che può avere conseguenze anche gravi a lungo termine. In questo contesto la citologia congiuntivale mediante scraping è una tecnica che può essere di aiuto per l’oculista, sia per la diagnosi che il follow-up delle patologie della superfice oculare, anche la congiuntivite allergica.
La tecnica è inquadrabile in un approccio di medicina di precisione in cui la diagnosi e la stadiazione clinica vengono definite sulla base delle cellule infiammatorie osservabili a livello congiuntivale, e documentate con immagini. Per la sua alta informatività, bassa invasività e praticità di utilizzo, la citologia congiuntivale potrebbe essere particolarmente adatta ad essere eseguita in autonomia dall’oculista a livello ambulatoriale.

Keywords: Citologia congiuntivale, diagnosi di precisione, congiuntivite allergica, congiuntivite non-allergica.

Introduzione

Le congiuntiviti allergiche sono tra le più comuni patologie della superficie oculare nella popolazione generale. La sintomatologia di carattere aspecifico (prurito, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo, fotofobia) e la semeiologia clinica altrettanto aspecifica (iperemia, chemosi, papille congiuntivali tarsali) pongono spesso problemi di diagnosi differenziale. Tramite terapie antibiotiche e/o cortisoniche topiche empiriche, non motivate da una diagnosi definita di patologia, spesso non è possibile ottenere un buon controllo dei sintomi a lungo termine, con conseguente insoddisfazione del paziente.

È importante ricordare che la congiuntivite allergica rappresenta una possibile manifestazione clinica di quella che è una patologia sistemica: l’allergia, ovvero una reazione da ipersensibilità immediata che si verifica in risposta ad antigeni ambientali definiti allergeni, in soggetti atopici. In questi soggetti, per una predisposizione prevalentemente genetica, dopo la prima esposizione all’antigene, si verifica una sensibilizzazione ed una risposta abnorme del sistema immunitario ai successivi contatti con l’allergene.

Nei casi più gravi la risposta immunitaria abnorme può avere interessamento sistemico e comportare grave restringimento delle vie areee fino ad asfissia e collasso cardiovascolare fino allo shock anafilattico.

Pertanto, anche quando il sospetto diagnostico nasce dall’oculista è importante che il paziente venga inquadrato in modo multidisciplinare da otorino, pneumologo, allergologo, soprattutto quando i sintomi non sono solo oculari. Infatti, la patologia allergica varia nel tempo in termini di quali sono gli allergeni verso cui un determinato soggetto è sensibilizzato (ad esempio l’allergia al cipresso può evolvere verso l’allergia all’acaro della polvere) e di quali sono le sedi anatomiche in cui si manifesta l’ipersensibilità (ad esempio la diagnosi ed il trattamento precoce della patologia allergica può prevenire lo sviluppo di asma nei bambini, anche se la patologia esordisce come congiuntivite).

Un sospetto diagnostico che nasca dall’oculista, confermato da indagini adeguate, consente di inquadrare correttamente il paziente e di fare la differenza nella storia naturale della patologia allergica.

La citologia congiuntivale mediante scraping

I meccanismi immunitari che sottendono l’ipersensibilità immediata sono analoghi per tutte le mucose dell’organismo che vengano interessate (congiuntivite, rinite, bronchite asmatica), e sono mediati dalle cellule. Esiste una tecnica che ci consente di visualizzare queste cellule a livello congiuntivale. La citologia congiuntivale mediante scraping è una tecnica diagnostica non invasiva estremamente utile per la diagnosi differenziale delle patologie della superficie oculare, tra cui le congiuntiviti allergiche.

La tecnica può essere eseguita in tutti i suoi passaggi in autonomia dallo stesso oculista che visita il paziente. Consiste nel prelievo delle cellule superficiali della congiuntiva tarsale, la deposizione su vetrino, la fissazione mediante seccatura all’aria, la colorazione con May-Grunwald Giemsa e l’osservazione microscopica a ingrandimento 1000x.

In condizioni non patologiche, alla citologia congiuntivale è possible osservare cellule epiteliali e caliciformi mucipare.

In condizioni patologiche invece la tecnica consente di osservare direttamente quali cellule sono coinvolte nei processi infiammatori in atto a livello della congiuntiva.

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