Paolo Vinciguerra1,2, Myrta Lippera1
1Humanitas Clinical and Research Center, IRCCS, Rozzano (Milano)
2Humanitas University, Dipartimento di Scienze Biomediche, Pieve Emanuele (Milano)

Sequential customized therapeutic keratectomy

Un nuovo approccio per ottimizzare la chirurgia della cataratta

Abstract: La SCTK (Sequential customized therapeutic keratectomy) è una recente evoluzione della PTK (Phototherapeutic keratectomy): questa nuova procedura utilizza il laser ad eccimeri per eliminare le aberrazioni di alto ordine (HOAs) corneali. La SCTK ha un approccio transepiteliale e customizzato sul paziente; inoltre utilizza immagini tomografiche, topografiche ed aberrometriche, acquisite intraoperatoriamente, per pianificare ablazioni step-by-step consecutive. Dal momento che lo spessore e il volume di stroma corneale ablato sono minimi, la procedura permette di salvaguardare la biomeccanica corneale. In seguito a SCTK, possono residuare difetti refrattivi (miopia, ipermetropia ed astigmatismo) correggibili grazie al successivo impianto di IOL (intraocular lens) durante l’intervento per cataratta. Infatti l’esecuzione della SCTK prima dell’intervento per cataratta, in pazienti con aberrazioni corneali di alto ordine, permette di aumentare la precisione della biometria, e quindi del calcolo della IOL, e di migliorare in maniera significativa la qualità visiva e il grado di soddisfazione del paziente.

Keywords: SCTK (sequential customized therapeutic keratectomy); aberrazioni di ordine elevato (HOAs, high order aberrations); aberrazioni corneali; PTK (Phototherapeutic keratectomy, cheratectomia fototerapeutica); laser ad eccimeri

Introduzione

Nei casi di PTK (Phototherapeutic Keratectomy o Cheratectomia Fototerapeutica), il laser ad eccimeri tratta patologie dell’epitelio corneale o irregolarità e opacità superficiali della cornea.
La SCTK (Sequential Customized Therapeutic Keratectomy) è una recente evoluzione della PTK ed utilizza un approccio transepiteliale, multistep e personalizzato sul paziente per trattare le aberrazioni corneali di alto ordine (HOAs o High Order Aberrations).

Le aberrazioni di alto ordine non possono essere corrette tramite l’uso di lenti come occhiali o IOL (Intraocular lens) e sono spesso sottostimate o trascurate da parte degli oculisti.
Tuttavia, le HOAs peggiorano in maniera significativa la visione: la sensibilità al contrasto è ridotta, ad esempio, in presenza di aberrazione sferica e astigmatismo secondario, mentre la risoluzione visiva diminuisce a causa di coma e trifoglio. Solo le procedure di cheratectomia possono ridurre o eliminare le HOAs.

Il vantaggio principale della SCTK è quello di trattare le HOAs rimuovendo una minima quantità di tessuto corneale. Infatti, la priorità della SCTK è di eliminare le HOAs, e non correggere le aberrazioni di basso ordine del paziente. Per questo motivo, gli errori refrattivi – miopia, ipermetropia e astigmatismo – possono addirittura aumentare dopo la SCTK. Tuttavia, ogni ametropia residua sarà completamente corretta in un momento successivo grazie all’impianto della IOL durante l’intervento di cataratta. Nei casi di una cornea con aberrazioni corneali di alto ordine, la SCTK elimina i disturbi visivi causati dalle HOAs e contemporaneamente ottimizza la precisione della biometria per l’intervento di cataratta. Anche i pazienti precedentemente trattati con chirurgia refrattiva (superficiale o intrastromale) possono essere sottoposti a SCTK, perché la SCTK rimuove una minima quantità di tessuto corneale proprio dalle aree che non sono stata ablate dal precedente trattamento refrattivo.

L’esecuzione della SCTK prima della chirurgia di cataratta ha come obiettivo quello di massimizzare il risultato visivo finale del paziente. Inoltre, l’esecuzione della SCTK può aumentare la quantità di pazienti selezionabili per l’impianto di IOL Premium.

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