Presenter: Alessandra Cuna
UOC Oculistica, Ospedale De Girocoli, Conegliano (TV)

The color vision decision

Abstract: Una paziente di 54 anni si presenta per difficoltà nella lettura pur in presenza di un normale esame oculistico, compresa l’acuità visiva per vicino. L’imaging oculistico e neurologico eseguiti in precedenza erano normali. L’esame neuroftalmologico ha messo in evidenza un quadro di agnosia visiva con simultagnosia e la PET cerebrale ha evidenziato ipometabolismo in varie aree cerebrali. La diagnosi finale, dopo i dati della rachicentesi, è stata di variante visiva del morbo di Alzheimer. L’oculista dovrebbe essere a conoscenza di questa variante dell’Alzheimer, anche definita Atrofia Corticale Posteriore, in quanto la difficoltà di lettura è spesso uno dei primi e più importanti sintomi.

Keywords: Atrofia Corticale Posteriore, Morbo di Alzheimer, Simultanagnosia, Test di Ishihara , Agnosia visiva

Abbreviazioni: J1: Jaeger 1; OCT: tomografia a coerenza ottica; RNFL: strato delle fibre noervose retiniche; FDG: fluorodesossiglucosio; PET: tomografia ad emissione di positroni; AD: morbo di Alzheimer; VVAD: variante visiva del Morbo di Alzheimer

Caso Clinico (Alessandra Cuna)
Una docente di 54 anni si presenta a visita lamentando difficoltà nella lettura. La paziente non assume farmaci e l’anamnesi sia personale che familiare è peraltro silente. L’acuità visiva è di 10/10 con una miopia di -6.50 sf in entrambi gli occhi (OO) e la paziente riesce a leggere le lettere J1 nell’ottotipo per vicino con una correzione di -4.50 sf in OO.
Nella lettura è lenta, salta alcune parole e perde il rigo. La paziente porta in visione varie correzioni ottiche ma lamenta che nessuna è adatta, e ha difficoltà nel proprio lavoro.

Commento (Francesco Pellegrini)
La difficoltà di lettura è uno dei disturbi più frequenti per il quale ci si reca dall’oculista. Spesso il paziente si è già recato dall’ottico per lo stesso motivo. In questo caso sappiamo che la paziente ha già avuto più correzioni ottiche per lettura ma apparentemente nessuna è adatta. In questi casi la diagnosi è solitamente semplice e l’esame alla lampada a fessura consente di capire il problema (es. cataratta, maculopatia etc…).
Nei casi dubbi, è indicato eseguire ulteriori esami (es.: OCT, campo visivo etc…) che possono risultare alterati seppur in presenza di una buona acuità visiva. Quindi procederei per gradi, con una buona valutazione oculistica iniziale cercando di escludere le cause più frequenti di difficoltà nella lettura.

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