Barbara Parolini1, Veronika Matello1, Matteo Ripa2, Teresa Florit3, Lorenzo Motta2, Rino Frisina4
1 Eyecare Clinic, Crystal Palace, Brescia
2 Department of Ophthalmology, William Harvey Hospital, East Kent Hospitals University NHS Foundation Trust, Ashford (UK)
3 Istituto clinico San Rocco, Brescia
4 UOC Oculistica - Dipartimento di Chirurgia Ospedale Guglielmo da Saliceto, Piacenza

OCT widefield e ultra widefield nella pratica clinica. Vasta casistica in esperienza real-life

Abstract:
Background:
Questo studio riporta i vantaggi della tecnologia di indagine retinica di tipo wide-field (WF) e ultrawidefield (UWF). In particolare viene descritta l’utilità della tomografia a coerenza ottica (OCT), dell'angiografia con tomografia a coerenza ottica (OCTA) e della retinografia WF e UWF nella gestione di diverse malattie vitreoretiniche nella vita reale dopo analisi di ampia casistica.

Metodi: Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo di una serie di casi che ha coinvolto 1472 occhi sottoposti a scansioni della retina con Canon Xephilio® OCT-S1 a partire dal Luglio 2020, presso la Clinica Oculistica (Brescia, Italia). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esami oftalmologici di routine insieme a retinografia del fondo oculare a colori WF e UWF con Clarus 500TM (Carl Zeiss Meditec, Inc., Dublino, CA, USA) e Xephilio® OCT-S1. WF SS-OCT, UWF OCT, WF-OCTA e UWF-OCTA sono stati acquisiti utilizzando Xephilio® OCT-S1.

Risultati: Abbiamo analizzato 122 lesioni retiniche periferiche, 144 distacco di retina, 329 occhi miopi alti, 37 casi pediatrici, 60 retinopatie vascolari, 15 lesioni coroideali e 90 occhi come follow-up post chirurgia vitreoretinica. L'OCT-S1 è stato esame affidabile e diagnostico per lesioni periferiche, casi pediatrici e di miopia elevata, e ha influenzato significativamente la gestione nel 10% dei casi e il follow-up postoperatorio.

Conclusioni: L'imaging WF e UWF può aiutare nella gestione di diverse malattie vitreoretiniche, diventando uno strumento indispensabile per incrementare qualità e velocità di gestione dei pazienti.

Keywords: lesioni coroideali; miopia elevata; lesioni periferiche; retinoschisi; swept-source optical coherence tomography; distacco di retina; ultrawide-field optical coherence tomography; malattie vitreoretiniche; wide-field optical coherence tomography; wide-field optical coherence tomography angiography.

Introduzione

Ricordate quando arrivarono le prime immagini di tomografia a coerenza ottica (OCT)?

Nessuno credeva che avrebbero portato a informazioni aggiuntive utili rispetto a quanto visibile in lampada a fessura (LAF). Ora non si può farne a meno e vorremmo idealmente un OCT disponibile accanto ad ogni LAF. Perché avere la scansione tomografica crea la certezza della normalità rispetto alla lesione, con una significatività di risultato molto maggiore all’immagine en-face colore offerta anche da LAF con lente a contatto.

Da quando Huang ha pubblicato le prime immagini OCT della retina nel 1991, l'OCT è notevolmente progredito negli ultimi tre decenni. Gli strumenti OCT sono stati ampiamente utilizzati in oftalmologia soprattutto dall'introduzione commerciale di SD-OCT nel 2006, che aveva maggiore velocità e sensibilità rispetto al Time Domain – OCT (TD)-OCT.

In seguito, l'OCT di terza generazione, l'OCT swept-source (SS-OCT), avvalendosi di una ancor maggiore velocità di scansione (100 kHz) e penetrazione dei tessuti, ha consentito per la prima volta l'imaging e la valutazione quantitativa della coroide e del vitreo, insieme ad una migliore penetrazione attraverso la cataratta e altre opacità dei mezzi.

Allo stesso modo, ricordate quando arrivarono le prime immagini di angioOCT?

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