LE INTERVISTE DI OFTALMOLOGIA DOMANI

a cura di



Amedeo Lucente
Oculista Libero Professionista
Sen. Giovanni Satta
Dirigente Medico, Ospedale Sant'Eugenio, Roma
Prof. Shlomo Melamed
Professore Emerito, Facoltà di Medicina, Università di Tel Aviv, Israele
Dott. Charles Anthony Martorana
Direttore U.O.C. Ospedale San Giovanni di Dio, Agrigento
Direttore U.O. Oculistica Ospedale Giovanni Paolo II, Sciacca (AG)
Dott. Athanasios Nikolakopoulos
Chairman Ophthalmology Dept. Papanikolaou Hospital, Thessaloniki, Greece
Prof. Giovanni Scorcia
Malattie dell’Apparato Visivo, Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro
Dott. Ramesh Kekunnaya
Director, Centre for Technology Innovation (CFTI), Child Sight Institute (CSI) and Network Director - LVPEI Hyderabad, Telangana, India
Prof. Mario Stirpe
Presidente IRCCS Fondazione G.B. Bietti per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia
Prof. Hai Lu
Vice-chairman of Department of Ophthalmology, Beijing Tongren Hospital, Capital University of Medical Science, China
Dott. Riccardo Sciacca
Oculista Libero Professionista Già Direttore di UOC di Oculistica del P.O. di Acireale, ASP Catania
Prof. Robert Rejdak
Vice-Rector of Internationalisation and Digitalization Professor and Head, Chair and Department of General and Pediatric Ophthalmology, Medical University of Lublin, Poland
Prof. Francesco Bandello
Direttore dell'Unità di Oculistica dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano
Prof. Balwantray Chauhan
Mathers Professor and Research Director Department of Ophthalmology & Visual Sciences Dalhousie University di Halifax, Canada
Prof. Stefano Gandolfi
Direttore Oculistica Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma
Dott. Christopher Girkin
EyeSight Foun dation of Alabama Chair, UAB Callahan Eye Hospital - USA

a cura di Amedeo Lucente

Il mestiere del giornalista è più impegnativo di quello che pensavo. Le difficoltà aumentano nel caso di una Rivista scientifica, nel giornalismo specializzato. Si ha il doppio compito di dire cose esatte, verifificabili, e scrivere in modo da esser letti, da risultare interessanti.
Nel campo delle interviste esiste inoltre la concreta possibilità di essere banali, accondiscendenti o, al contrario, troppo impertinenti: si devono fare i conti con i dati da rispettare e le sensibilità personali da non scalfire. Gli intervenuti su queste pagine sono ormai tanti, con articoli, focus e review.

Nelle interviste si è cercato di dare sempre un taglio schietto, indagando le personali inclinazioni non solo professionali di colleghi particolarmente preparati, riconosciuti ed apprezzati nella comunità scientifica. Credo che se di effificacia della carta scritta si deve parlare, ora online, sia opportuno prescindere da suggestive intenzionalità maieutiche e restare, pià correttamente, nel perimetro delle curiosità, delle novità, della più rigorosa scientificità. La rivista nel tempo è diventata un punto di lettura privilegiato nel panorama variegato dell’Oftalmologia italiana, di consultazione, di efficace approfondimento.

Anche per questo anno la lista dei colleghi che saranno invitati per un loro contributo è lunga. A tal fine gli argomenti sono individuati per tempo, con la partecipazione attiva dei singoli colleghi. L’arrivo della Rivista alle mail personali di oltre 6500 contatti è, come si può comprendere, una vera comodità, una possibilità sempre usufruibile. Abbiamo una percentuale di apertura dei file d’invio del 60/70%.

Circa trecento sono stati gli interventi pubblicati dal 2010: si è cercato di continuare la linea netta e marcata tracciata dal nostro fondatore, il compianto Costantino Bianchi, che con Antonello per questa avventura giornalistica si erano spesi sin dall’inizio senza lesinare sforzi e impegni. Il testimone è passato di mano senza perdere la freschezza, la lungimiranza giornalistica e l'iniziale fine divulgativo. Ciò è stato possibile grazie alle peculiarità caratteriali di Antonello Rapisarda, che cercano l’inclusione e la valorizzazione delle qualità dei colleghi.

In questo momento storico tanto travagliato dell’Oftalmologia in Italia, avere punti fermi è quanto mai importante, assolutamente salutare.
Del resto i colleghi non aspettano altro che camminare su un’unica strada, condividere gli stessi obbiettivi, essere nuovamente un’unica famiglia. Fruttuosi tentativi verso questi fini sono in essere.

Tutti noi possiamo contribuire alla loro riuscita; ognuno può fare la sua parte, essere artefice di questo grande progetto. Nessuno può stare ad aspettare, restare alla finestra a guardare gli eventi passivamente.
Questa Rivista con ogni sforzo ed auspicio spera nella riviviscenza di uno spirito unitario, che generi una sommossa d’orgoglio per la palingenesi dell’Oftalmologia italiana.

Una buona lettura.